Descrizione
Quartetto d’Archi “Le Consonanze”
Violino Carmine Scarpati
Violino Clelia Sguera
Viola Matteo Notarangelo
Violoncello Donatella Milella
La Musica Istrumentale sopra le sette ultime parole del nostro Redentore in croce ovvero Sette Sonate con una introduzione ed alla fine un Terremoto, Hob:XX:1/4; op. 51, fu composta da F.J. Haydn nel 1787, su commissione della cattedrale di Cadice che ne aveva fatto richiesta l'anno prima.
Sono sette adagi di una decina di minuti ciascuno da eseguirsi durante la liturgia del Venerdì Santo, alternati a dei sermoni. La prima versione è per orchestra, quella per quartetto d'archi è successiva, ma sempre nello stesso anno. Haydn realizzerà anche una versione in forma di oratorio per soli, coro e orchestra nel 1796 (Hob:XX:4), e autorizzerà una riduzione per pianoforte (Hob: XX:3)
Lo "stile della conversazione" tipico della scrittura quartettistica di Haydn, è riconoscibile anche in questa composizione dove il dialogo degli archi procede in una dialettica equilibrata, pur articolandosi in intensi percorsi contrappuntistici. Il virtuosismo tecnico degli archi, diventa strumento per esprimere una ricerca intima e profonda in un discorso armonico che spesso ci sorprende con percorsi tonali imprevedibili, atti ad esprimere la complessità della riflessione sul Sacro. In ogni passaggio il linguaggio di Haydn esalta l'unicità dei singoli strumenti, ciascuno nel suo ambito più consono, in un discorso di perfetta interrelazione dialettica interna.
- Introduzione – (Maestoso e Adagio)
- Sonata I (Largo) - Pater dimitte illis, quia nesciunt, quid faciunt
- (Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno)
- Sonata II (Grave e Cantabile) - Hodie mecum eris in Paradiso
- (Oggi sarai con me in Paradiso)
- Sonata III (Grave) - Mulier ecce filius tuus (Donna, ecco tuo figlio)
- Sonata IV (Largo) – Deus meus, Deus meus, utquid dereliquisti me?
- (mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?)
- Sonata V (Adagio) – Sitio (Ho sete)
- Sonata VI (Lento) – Consummatum est (Tutto è compiuto)
- Sonata VII (Largo) - In manus tuas Domine, commendo spiritum meum
- (Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito)
- Terremoto (Presto e con tutta la forza)