Sahar ajdamsani
Sahar Ajdamsani nasce nel 1996 in Iran e dall'età di 8 anni si dedica alla scrittura, creando splendide poesie. Poetessa, cantautrice, fotografa e scrittrice lotta per i diritti delle donne utilizzando la sua arte. Da donna matura comprende che la disuguaglianza e l'oppressione di genere sono molto comuni nel suo paese e afferma: “Sono una guerriera e credo nella pace nel mondo. Non posso tollerare l'ingiustizia mantenendo il silenzio. In Iran mi sono vietate diverse opere artistiche, come la musica cantata che è vietata alle donne e ogni cantante è considerata una criminale. Le mie poesie sono censurate. Queste cose non sono piacevoli. In effetti, queste leggi islamiche antidonne sono illogiche. Combatto contro queste restrizioni e proibizioni cercando di riportare i diritti a tutte le donne della mia terra. Voglio spianare la strada a loro in modo che altre donne, in futuro, possano facilmente realizzare le loro arti preferite”.
Ha scritto due raccolte di poesie pubblicate nel mondo arabo e recentemente in USA. Lo scorso anno ha vinto il Black & White International Photography Festival in Grecia, “Emancipation”. Mentre nel Maggio di quest'anno, il testo inglese "Censorship" è stato selezionato come primo evento letterario iraniano premiato nel campo della poesia sociale negli Stati Uniti dal WILDsound Festival, il festival internazionale di poesia con sede a New York. Rappresenta la Global Photographic Union in Iran.
Nel 2020 uscirà l’album “Dreamy world” nel quale ha collaborato con undici diversi compositori da India, Germania, Olanda, Quatar, Spagna, Francia, Australia, Grecia tra gli altri in undici brani differenti. Lo anticipa il singolo “Dreamy world”, che dà il titolo all’album ed è basato su un tema musicale del compositore italiano Giovanni Amighetti. Viene a Parma dopo l’invito al festival napoletano Sacro Sud diretto da Enzo Avitabile in un tour che la vede anche in Grecia e Francia.